Marchesi Antinori
La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vitivinicola da più di seicento anni. Da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’Arte Fiorentina dei Vinattieri. Da allora addirittura 26 generazioni della famiglia hanno guidato le sorti del gruppo che oggi è uno dei più conosciuti, e amati, a livello planetario. A capo della società è oggi il Marchese Piero Antinori, con il supporto delle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia, tutte coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Alle storiche tenute toscane e umbre della famiglia, se ne sono aggiunte, con il tempo, diverse altre. Ovunque lo scopo della famiglia Antinori è quello di valorizzare al massimo il “terroir” locale, cercando di produrre vini affascinanti e memorabili. Non si possono dimenticare in questa ottica i grandi Supertuscan di famiglia, “Solaia” e “Tignanello”, o i Chianti Classico che rappresentano un punto di riferimento qualitativo per tutti gli appassionati.
Lo splendido Castello della Sala, la prestigiosa tenuta umbra appartenente alla Famiglia Antinori, sorge su un promontorio dell’Appennino Umbro, ad appena 18 chilometri dalla storica città di Orvieto. Un luogo di incredibile bellezza e fascino, che da decine di anni rappresenta il cuore della produzione dei migliori vini bianchi targati Antinori.
È infatti la primavera del 1979 quando al Castello arriva Renzo Cotarella, un giovane agronomo che in meno di dieci anni realizzerà i vini simbolo della tenuta. In quegli anni si comincia subito a portare avanti un ambizioso progetto di riqualificazione varietale, mirato a ottenere vini bianchi dotati di maggiore personalità rispetto a quelli prodotti nell’area dell’Orvieto Classico. Si lavora sullo chardonnay e si approfondiscono le conoscenze sul grechetto. La ricerca di un grande vino che si affermi per carattere e personalità diviene quasi un’ossessione.
È così che dopo una serie di annate deludenti, con la stagione del 1985 nasce il “Cervaro della Sala”, al momento in assoluto uno dei vini italiani più conosciuti e apprezzati al mondo. La tenuta si estende su una superficie complessiva che arriva a coprire cinquecento ettari, dei quali 140 sono al momento impiantati a vigneto. Tra i 200 e i 450 metri sul livello del mare, su terreni argillosi ricchi di fossili e di minerali, oltre alle varietà di chardonnay e grechetto sono coltivate anche piante di procanico, sauvignon blanc, pinot nero, semillon e traminer. Uve che sono lavorate nella moderna e avanguardistica cantina, costruita nel 2005. Dalla vinificazione, durante la quale è posta particolare attenzione al controllo della temperatura, si arriva all’invecchiamento, solitamente svolto nelle storiche cantine medievali collocate trenta metri sotto il castello.
Da tutto ciò nascono vini come il “Cervaro della Sala” e il “Muffato della Sala”, il “Conte della Vipera” e il “Bramìto”, il Pinot Nero e il “San Giovanni della Sala”. Etichette, quelle che recano sovraimpresso il nome del “Castello della Sala”, che non hanno ormai bisogno di grandi presentazioni, e che rientrano di diritto tra quelli che sono i migliori vini italiani.
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